…sì a chi mi accompagna in Francia perché non ha niente da fare, sì a fare bunjee jumping, sì ad essere Paolà, al bagno la notte, sì ai mercatini parigini, sì al Salento con la sua pizzica, ad incidere gli alberi, agli scambi di vite, sì alla spiaggia all’alba, sì alle mie piantine grasse, sì a Montmatre coi suoi artisti, sì ai dolci, sì a regalare abbracci, sì a Nelly Biondi, a rispondere alle cabine che suonano, sì a chi si vuole riprendere la Corsica e Santo Domingo, sì al Centre Pompidou, sì agli zaini da trekking, al verLen, sì ad aprire la porta e trovarci esattamente chi cercavi, sì all’anestesia totale, al Fuori Orario, agli antidolorifici, sì ai miei amici che mi danno il bentornata, a recitare una poesia di Baudelere in piedi su una sedia in Piazza Verdi, a chi passa per il balcone, sì a One Love, ai tgv, a Jo Squillo che canta “Violentami, violentami piccolo! Violentami, violentami, sul metro!”, sì a chi gli carico le molle, a passare il TFI, a trovarti i graffi la mattina, ...