viaggio
la parola La parola viaggio sembra metterci in guardia fin da subito, con quella sua iniziale che seguendo due vie si biforca, come a suggerirci che per partire bisogna saper compiere delle scelte: cosa portare, quale via scegliere, quando andare? Subito la strada ci illuderà che il peggio è passato - con quella i appena pronunciata, quasi adombrata dall'affanno della scelta appena compiuta - ci sembrerà quasi un rettilineo, semplice semplice, che ci accompagnerà fino alla prossima lettera. Una A austera ci si pone davanti con aria di sfida, ma poi - complici la meritata discesa e i due tornati sinuosi delle g – iniziamo ad essere dispiaciuti di dover presto tornare, mentre sfrecciamo sull'ultimo rettilineo, saltando sul puntino che ci porterà alla perfezione di un cerchio ben chiuso, trovandoci già impazienti di ripartire. l’arte di viaggiare Il termine viaggio (come i suoi cugini viajar e voyage ) avrebbe radici nel latino viaticum , ovvero l’insieme delle provvi