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Visualizzazione dei post da novembre, 2006
22 Ottobre _ Sera Bar Alba (MN) Un bar stretto e relativamente lungo. Si tavolini, due sedie ciascuno. Dietro il bancone, una donna, sciupata e stinta, bionda e silenziosa, fra le sue brioche e bustine di zucchero. Seduta ai tavoli, una sola donna. Difronte a lei, una borsa nera, una di quelle che al mercato viene poco. Sul tavolo una birra. Io, terza ed ultima anima viva nel locale, bevo del vino rosso. Fissandola. Mi riesce impossibile togliere gli occhi dai suoi. Ha uno sguardo talmente perso che cattura. Passano i minuti e io sono ancora lì cercando qualcosa infondo a quello sguardo nella convinzione che sul fondo ci sia qualcosa. Lei, ignorando la mia presenza, mastica. Ignorando anche le sbavature di crema agli angoli della bocca, in impeccabile silenzio, fra le sue rughe che parlano di anni vissuti. Souvenir di vita inevitabili. Sembra non aver nulla a cui pensare. Nulla da rincorrere.
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Ecco. Ci risiamo. Lo sento sfuggirmi di mano. E' tutto lì...e credo stia evaporando. Ora, qual'è la mossa giusta? Temo che ogni piccolo movimento inneschi una serie di reazioni a catena che distruggerebbero tutto.. Sta finendo? Era previsto, ok..tutto sotto controllo..ma.. Rafforzare i filtri o giocare il tutto per tutto? Non ne ho idea..perciò resto lì e non muovo un dito, impietrita..e mi sento una bambina quando mi si bagnano per l'ennesima volta gli occhi..ma è terribile percepire di aver fallito ancora..
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7 Novembre 2006 Partenza prevista per le sette. Occhi gonfi e rossi vedono, filtrata da un finestrino, l'Emilia sfociare nella Toscana. Mi guardo intorno, assonnata ma felice come una bambina per la novità dell'essere comodamente seduta su un Eurostar, decisamente migliore dei soliti vecchi ed umidi regionali..ed è proprio in quel tepore che accuso per l'ennesima volta la pesantezza dell'essere studente..mi domando per quanto ancora potrò sopportare a denti stretti l'essere appeso ad una corda tenuta da qualcun'altro, e tutti i sacrifici e le scomodità che comporta..per non parlare dei ritmi. Oggi presto i capelli ad un boccoloso parrucchiere londinese, nuovo modo di fare marchette. Arrivata, non posso non pensare ai Diaframma o "Ad ovest di Paperino". Bella, anche questa città. Bello, catapultarsi sempre in nuove realtà. Beh, chiudo accuratamente i miei pensieri distogliendo lo sguardo dal finestrino del taxi proprio mentre si spiega dove siamo dirett
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Scappiamo? Ora..sì, ora. Ferma il tempo..ti prego, fermalo.. mi sta facendo impazzire. Fermano e portami sulla nostra IsolaCheNonC'E'. Hai detto che avresti fatto tutto per me.. e ora dimmi che lo puoi fare..