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Visualizzazione dei post da gennaio, 2018

sì alla vita | 2017

...sì a sopravvivere ad un ictus, sì al mio primo libro non su Padova, sì al Diario di Maddalena, alle mie prime ore di libertà al Lido, sì a vedere Piero Angela dal vivo, a chi ti regala il libro che hai sempre voluto di McCurry, al pranzo della libertà ai murazzi, alla mia resurrezione pasquale, sì al messaggio della maestra Garrone prima della mia prima presentazione post ictus, al latte di seppia, sì all’emozione di tornare a Ker Lann dieci anni dopo per controllare che tutto fosse ancora come lo ricordavo, sì al mio primo libro cartonero, a George che torna a scrivermi, sì a tutti gli amici che erano a pochi passi da me in terapia intensiva, sì a svegliarti ed avere 30 anni, ai fisioterroristi, agli sposi del buco del cul vaffancul vaffancul, sì ai libri barattolesi, sì a Lorenzoni ma soprattutto sì a non vivere più in una città rappresentata dalla Lega, sì alle belle serate padovane con Martina, allo Zenphone, al proiettore, a “Il mio ictus”, alle amiche geniali, a provare a pr

sì alla vita - 2016

...sì a dormire in una yurta, sì al mio articolo pubblicato su PLOS ONE, a fare una sorpresa ai miei nonni guidando da sola fin da loro, sì al mio ufficio di Chioggia con vista sui canali ed uno squalo elefante in corridoio, sì a “Padova - una guida”, sì a vincere il bando Fuori Rotta 2016 tra 323 progetti proposti, a cercare uno spritz nella Padova polacca, ad uscire dal lavoro e andare alle terme preistoriche, sì a Chiang Mai ed ai suoi templi, sì alla raclette, sì a pranzare alla polisportiva di Modena, alla chiacchierata col monaco buddista, sì a camminare per Spaccanapoli, sì a quando Fava è in calore e dorme nel lettone, sì a Mirlan e alla sua ospitalità, sì agli arancini a colazione, al Kow Soy del Cooking Love, sì ai pastais de nata a colazione, al massaggio delle ex-detenute del Lila Thai Massage, sì a quando torni dalla Thailandia e sei così rilassata che manchi l’ingresso del tuo posto di lavoro, ad entrare al Toscanelli da svenuta, sì a chi si nasconde dalle telecamere d

*sì alla vita - 2015*

...sì a Fava e alla sua omonima cinese, sì a finire il dottorato, sì alle giostre dei Pioppi, alle sigarette seduti sul tetto di notte, sì a pubblicare “Misteri e storie insolite di Padova”, ai tamales di Don Raul, sì al giro in barca sui canali di Bangkok, ad andare in Cina con l'Istituto Confucio, sì alle silent disco, sì alla lettera dal passato di Toti, al Sabai Sabai e alla sua fattanza da arci thailandese, a chi mi regala due incantevoli lampade indiane, sì a piantare papaveri in ufficio, sì a chi fa reverse in mezzo al traffico, ad avere una capa intelligente finalmente, sì a chi si commuove leggendo “101 cose da fare a Padova”, sì a fare i tortelli di zucca, alla vista dalla finestra della mia soffitta, sì a non mettere la sveglia, all'unica cosa a quattro zampe che i cantonesi non mangiano, a chi pensa che nel nostro bagno manchi solo il mare, sì a Rulas Quetzal e al suo spettacolo del fuoco, sì ad andare al concerto di Venditti con Sara, sì alla gita a Certaldo, sì

sì alla vita, 2014

...sì a vivere in via Gorizia, alla mia prima macchina da cucire, a dormire la prima notte dell'anno con una tedesca sotto LSD, sì a cenare all'Anarkali Indian Restaurant, sì a firmare autografi in coda all'In's, all'indovinachi con tutte le nostre facce, sì ad Emanuele, ad andare ad Aberdeen, sì alla mia prima proposta di matrimonio, sì alla messa ad Harlem, sì ai leoni marini del Pier 39, a cenare da Jackie Tonight, alle cose alla Pecos Bill, al Golden Gate avvolto nella nebbia, a Nick di Austin, alla Flamingo Cantina e a ballare finché ce n'è, ai cicchini di nascosto fuori dall'Amsterdam Hostel, sì al tartufo bianco, sì alla cena italo-americana ad Astoria, sì a bere mimosa facendo kayak sul Colorado River, sì alle case di New Orleans, alla cumbia, al tandem learning di cinese con Sunny, ad incontrare Shantal ad un festival guatemalteco, a fare couchsurfing, a quando il suo nome è Gesù, al rufolo, sì ai red eye flight, sì a Benedetti e ai suoi formaggi,