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Visualizzazione dei post da 2009
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Ho davvero bisogno di urlare. Vorrei trovarmi su di un'isola deserta, e godere di pura solitudine fino a quando non sarò guarita, fino a quando non avrò capito...se qualcosa da capire davvero c'è. Vorrei avere un'altra vita, così potrei sbarazzarmi di questa e ripartire da capo. Vivere la bella copia, senza sbagli, senza sorprese, senza cadute libere. Vorrei un nuovo foglio bianco, sì. E lo vorrei proprio ora. Oppure mi vorrei aprire ed aggiustare, togliere le parti marcie..quelle che ogni tanto mi muoiono dentro. Aprirmi e spazzare via le foglie morte, insomma. Voglio togliermi questo enorme peso dentro, voglio che non riaffiori più...voglio smetterla di dover far finta che vada tutto bene ed urlare, cazzo. Urlare...
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A volte penso a quante persone esistono su questa terra..ed a quante poche siano quelle che fin'ora hanno incontrato il mio cammino..linee parallele alla mia, non destinate ad essere rilevate. Una sola mi ha accompagnata per tutta la vita, fedelmente. Una me l'ha invece cambiata, la vita. Altre sono state determinanti in alcune scelte, ed è grazie a loro se molte cose importanti della mia vita sono tali. Alcune sono state fondamentali per alcuni periodi, e poi, per svariati motivi, se ne sono andate. Alcune di queste sono sembrate importantissime per alcuni momenti, ma si sono poi rilevate semplici apparizioni..che forse poi molto non avrebbero davvero cambiato. Ci sono persone che amo, follemente amo, anche se sono purtroppo lontane..ma proprio per questo essenziali. Penso a loro molto spesso, e perciò sono per me molto più presenti ed importanti di altre, costanti ma insignificanti. Ci sono alcune persone che forse invece non sanno che non le dimenticherò mai, anche se per lo
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E pensare che questa è solo una delle mille combinazioni di vita che potevano capitarmi... Tremenda voglia di scappare, ed allo stesso tempo riesco a sentirmi pesante, pesantissima... Come se fosse passato chissà quanto tempo dalla vecchia me..soffoco! Vedo nero... Che affanno il mio cercare la felicità. Che tutto questo sia stato progettato per farmi crescere? Sindrome da Peter Pan? Non voglio convincermi che crescere voglia dire avvelenarsi. Perchè è poi così dura abituarsi al cambiamento? Mi sento come se grattassi contro una superficie ruvida... Questo posto, nel mondo..questo posto non è compatibile con me. E poi, perchè crescere se è possibile non farlo? Ci sono scorciatoie, io le conosco. E allora, perchè non prenderle? Sembra così facile... Il vero problema, sempre, è sapere che esistono alternative. Perciò, non riesco a credere a tutti quelli che mi ripetono che questa è la realtà. Mi sento un albero e posso percepire, nettamente, le foglie secche staccarsi, una ad una dalla m
…sì alla piazza ed a tutto ciò che significa, sì al mio albero genealogico, ai vecchi tram milanesi, sì alla Par Tòt ed al suo entusiasmo, a chi c’era..ed al suo bicchierino, sì a MANOR, sì al concerto degli Smashing Pumpkins, sì a capitare sotto casa a Tucci, sì a laurearsi, sì alla nuova casetta di Davide, al matrimonio di Pablo e Cristina, oui à l’Artemis, sì a Selinunte, sì ad andare in colonne, alla Notte Rosa di Rimini, sì alle collane hawaiane, sì al Kandoo, sì a Spppartaco, sì ai primi giorni di primavera, ai ristorantini coi tavoli per strada, sì al mio tostapane, all’omino del vento, alle passeggiate in riva al lago, sì al conto alla rovescia per gli esami, sì al gelato fritto, sì a Campo dei Fiori, à le jet d’eau, a tutti i dolci siciliani, sì a chi mi porta sul manubrio da una parte all’altra di Bologna, ai mercatini di Natale sotto il Duomo, a Brock e Millelire, sì alle cene in tanti, sì al Parc de Bastions ed ai suoi scacchi enormi, sì ai vegetariani, a convincerli in una