maperchèno

E' che non doveva finire così. I tuoi occhi sono ancora quelli, e vederli piangere mi uccide. Averti davanti a me ma non riuscire a sorriderti..paralizzata, stordita dai flash. Immagini di voi, che rimbombano. Le tue mani, su di lei. I tuoi occhi, pieni di un'altra. I tuoi sospiri per un'altra persona. Ti vedo spostarle i capelli. Sorriderle. Vedo i vostri sguardi. E mi chiedo, perchè? Perchè non ti sei fermato? Perchè in quell'attimo la tua mente non ha pensato a me, a qualcosa di splendido, al nostro ricordo più bello? Perchè? Avevi in mano noi. Ora è tutto frantumato..mille pezzi. Che tagliano in profondità. Ci sono ferite, che neanche il tempo cicatrizza. Ci sono lampi in me, che non riesco ancora a fermare. Ma ti odio. Per come hai sputato su ciò che eravamo. Per come hai reso inutili i nostri mille sforzi. Per come ora mi sento vuota, e stupida. Per esserti dimenticato di noi. Per aver rovinato tutto. Per essere così. E mi odio. Per non riuscire a piangere. Per n

La città non fa pensare a niente. Ti riempie di colori, volti, profumi. Non hai bisogno di riflettere. Ti fa sentire parte del paesaggio, quasi spensierata. E poi, quando rientri, hai il tuo mondo.. ..tutto tuo, nelle tue mani.. Una nuova pelle. Nuovi occhi. Nuove sensazioni. Meno quattro ore al fatidico treno, ma sono stranamente troppo tranquilla. Non tremo. Non mi dispero. In questo nuovo abbraccio cerco di girare pagina. E ora, qui, sembra una pagina come tante altre.. Un pò più pesante ma, alla fine, sempre e comunque una pagina. Numerata. Solo mi ha lasciata un pò così, senza certezze. Senza alcuna voglia di tornare sui miei passi. Senza vincoli, anche. Ma senza più niente da dare, che il possibile è già stato dato. Non resta più molto di me. Un pò persa. Una volta di troppo.

E' tempo di rimettere la mia vita in questa valigia, saltarci sopra per farcela entrare, e riportarmela a casa... E' tempo di riguardare per l'ultima volta queste pareti.. e ripensare a tutto ciò che hanno visto.. E' tempo di prepararmi a non avere nessuno che mi aspetta, su quel binario... ma piuttosto qualcuno da piangere alla mia partenza. E' tempo di nuvole rapide. Sguardi bassi. Cambi di programmi. Sensazioni fredde. Lacrime incomprese. Sentimenti incogniti. Treni in ritorno. E' tempo di sentirsi mentalmente controcorrente...

Ti accorgi che, guardando i tuoi piedi nell'oceano, non puoi non essere contenta. Ti accorgi che ti manca un odore, ma non quello che dovrebbe. E non puoi farci niente. Ti mancano delle sensazioni, e sai che non è troppo tardi. Ti accorgi che il cielo è troppo bello per essere una coincidenza. Ti accorgi che non sempre ti riconosci nello specchio. E inizi a pensare che forse ti stai uniformando. E non puoi farci niente. Ti accorgi che ti volevi muovere, ma non potevi. Ti accorgi che devi chiudere gli occhi, quando ascolti quella canzone. Ti accorgi che, infondo, forse è quello che volevi. Ti accorgi di non sentire il male, e di sentirti come un bambino che tutti cercano di far venire a sè. E che non sà dove guardare. Ti accorgi che, forse, sei geneticamente troppo sola per amare, mai. Ti accorgi che però non riesci a smettere. Volevi sentirti libera. Ma quando è ora di andare, e ti trovi attaccata con le unghie. Quando gli occhi hanno visto cose... che il cuore si rifiuta. Allora.