sì 2003

..sì alle calze a righe o a quadretti, all’estate, sì al vento caldo, a Belfagor, sì alle spille, al bagno al lago, a chi ulula di notte, sì alle partite di calcio nei corridoi, agli aerei di carta, sì ai frappè e ai tost a Gambara, sì all’AstOr, a Matucci, alla transumanza, sì ai bigliettini idioti della Cicci, sì alla varicella, ai rastoni, alle compagne tossiche, sì ai treni, ai bastardidentro, sì al concerto dei Punkreas annullato per pioggia, a chi vince sempre nei giochini di memoria, alle serate in punizione, sì alla coda ai Corsari, sì al cantante dei Painlab, alle dita insaccate, sì ai viaggi su in due in motorino, alle palette storte o originali, sì al libro nero del comunismo, alla luna, sì alla casa libera, sì a chi “Ciao raga, ci fate compa?”, alle cotte, a dormire in macchina, sì a perdersi in macchina, a Napster, sì ai parcheggi, al cocco, agli album di Mirgo, alle Loser, alla Festa Dell’Arte, sì a Firenze, a Zanotti, sì alle magliettine tossiche, sì ai buchi nel cielo, sì a chi si dimentica di respirare, sì alla batteria, alle sbarbine, a Oscar che canta, alle note, sì a Cippi, alle cannucce lunghe, sì ai tisbici, ai baristi, sì alle mie Airwalk, a chi colleziona extracomunitari come figurine, sì alle persone che cercano di uccidermi nei sogni, a chi fa aprire la Pialla, a Pepè, sì ai gayasha, alle collanine, sì ai libri, sì all’Ipppper di Cremona, sì alle mie borsettine, alle nostre bidelle Cip e Ciop, sì a quelle sere dove tutti ti suonano, alle camere comunicanti, sì alla pioggia, sì a Crunch, sì alla serata Gesù-Synapsis-Stratos, al mio Harry Potter, sì alla Francy, ai pizzicotti, alle ore buche, sì a tutte quelle che si chiamano Lorena, al gigante Golia, sì alle lotte con le palline di carta, sì ai NUFAN, ai fantasmi, sì a Santa Maradona, al balcone di Romeo e Giulietta, ai “puòdarsi”, alle chiese sconsacrate, alla cabina a scuola, agli ermafroditi, sì ai primini di merda, alle zanzariere, sì a chi ha il cuore spesto, sì ai bigliettini, sì al fratellino di Ciobin, a Chuck Palahniuk, sì al pedalò, sì a quello con la maglia rossa della Guru, sì a chi crede che Maccherone vada all’Art e a chi glielo dice, sì agli annunci sul giornale, a chi spaccia numeri di telefono, sì ai ricordi, a chi viene da me in mutande, ai disgrafici e dislessici, ai regali, sì alle foto senza rullino della Geografa, alla Nutella, alle tette piccole, sì a chi perde la corriera e a chi la rincorre, ai Puffi Pensatori, sì alla nuova professione di Saracino, sì a chi ti segue in bagno, alle propagande elettorali delle compagne sfigate, al figlio del Bob, al Frog Festival, sì agli Screaming Trees, sì ai dismappici, sì a cantare, alle cene di classe, agli accenti, sì a Tombolo, sì ai sogni, ai pircing alla lingua, sì a chi “mistasulcazzo”, sì a chi “cioè cioè stava spaccato”, ai pantaloni hawaiani, sì ai pentoloni del Jamaica, sì alla Menegari abbandonata sull’altare per un’ora e 45 minuti, agli “alchè”, alle yogurterie, sì alle gare sulle sedie a rotelle, alla frizione, sì alle stelle cadenti, sì alle domande stupide, sì a “paniniiiiiii, coca-coleeeeee”, al deserto, sì alle serate sdraiati a parlare guardando le stelle, all’accento bergamasco, sì alle crepes, sì al bagno di notte, alla luna piena, sì alle tartarughe, alla compattazione, sì alle lettere profumate, ai pota, sì allo Smaila’s, alle verticali, sì al Baro coi rasta, alle chiamate dalle radio, alle ricariche, sì a San Siro, a c6, sì a dormire abbracciati, ai soprannomi babbei, sì a Flamingo impiccato, alle scarpe rovinate, a Mantova, sì ai punkettoni, a Sgnapss e a Sniff, sì ai bigliettini anonimi nelle giacche dei primini, sì alle partite a scopa nelle ore del Ferro, ai passerotti suicidi, alla posta, sì a chi non ha il diario, ad un letto caldo, sì alla notte, ai pasticcini, sì al gelato, ai cellulari che non vanno, alle creste, alla vodka in macchina, sì alla pettinatura della Gene, a Ezio, al Waiting For The Summer, sì a guidare, alle gambe sbucciate, alla Laica, ai siaaa siiiia, sì a contare i giorni di vita, sì a Transbirulino, alle mozzarelline, sì al papà in Toscana, alle canzoni dedicate, al littlepan, sì ai bigoli della Cicci, sì alle fughe da Canale, sì a chi è acceso come un chilom, al mio http://it.geocities.com/dreamingnirvana, al bowling, sì alla luna sul mare, alla mitica BatMarbella, alle insalatone, al corso di informatica, all’accappatoio, alle olimpiadi di matematica, sì a chi si impicca al neon dopo essere stata mollata, al Flo vuoto, sì alla lista nera, agli esseri mononeuronici, alle ninfomani, sì ai papaveri, sì ai pagliacci tossici, a suonare la chitarra, sì alla Skannakkiappola, alle note cancellate con la scolorina, sì a chi scancella la lavagna con i diti, a Parma, sì alla balla della Mory, sì alle finte lesbiche, sì ad avere le formiche nello stomaco, all’Alter Ego, sì a Luca e Paolo, all’abbronzatura, alle paye truccate, al rubare i cartelli, sì ai “chhhhhhh”, alle crepes, ai cassonetti, sì a chi attacca i cartelli della pace e a chi li stacca, ai messaggi d’accensione, sì a Paletta, a Rock Tv, ai cammelli, alla motorata, all’accendino di Castel Goffredo, sì alla Sammy che va a scuola in pigiama, a chi salta i finali dei film, sì al 12, 13 e 14 Agosto, sì ad attaccare gli elastici, al ciai indiano, alle magliette al contrario, sì a Perro che fa da radio, sì all’ingegner Cane, alla “pizza”, sì a bruciare a Brescia, all’erba, sì alle pizzette, a Fabio Volo, alle parole senza senso, ai koala, ai laser-game, sì ai cubi del Flo, sì ai vestiti della Geografa, a sparare, alla presunzione, sì al treno che passa, alla frangia, sì agli Uoooooooh, al Milan campione d’Europa, sì al talk show a scuola e al mago, a salvare i micini nella Fuga, sì a calcolare le morti, alla bandiera militare, sì alle astensioni per solidarietà, a Bastianelli, a chi si copre gli occhi mentre legge, sì al Leo, ai prof che telefonano a casa, sì a chi mi vuota la birra nella maglietta, sì a Johnny Depp, sì a chi gioca a Unoooooo, al narghilee, alla cintura arancione, a tuffarsi nell’erba alta, a non farsi trovare, ai messaggi gratis, ai compagni yooyoo, sì a chi la da anche ai muri, ai baci a mezzanotte, sì a giocare a merda, a Nesta, agli “oibò”, sì alle rimpatriate (21 Dicembre), al destino, alla foto con Fedro, sì alla bambina dello Ste, a Brescia di notte, all’altalena, sì alla chitarra autografata da Kurt, alle uscite con quelle più fighe di te, a Fight Club, sì a correre di notte in mutande per strada, a chi cerca di andare in soffitta, a chi perde al Vero o Falso, all’aeroporto, sì a Fargetta, sì ai vigili di Verona, ai laghetti ghiacciati, all’hot dog di Ste, sì alle notizie stupide, ai chihuahua, sì alle pampine, ai banchi scritti col taglierino, sì alla clonazione che tanto è uguale all’inseminazione artificiale, ai test, sì agli omonimi morti o schizofrenici, sì ai beyblade, ai piedi ingessati, al festino a casa mia, sì alle mutande di Tucci, alle braghe del Macca, sì all’ “Autovelox”, alla Marbella Fuxia, sì a quei cinesi di merda che mangiano i miei gatti, agli impiccati senza gambe, ai fattoni, all’uomo tempesta, a chi progetta un altro figlio e a chi progetta di andarsene, sì a farsi Castelnuovo-Castel a piedi, sì al Belfo l’ultimo giorni di scuola, sì a Persichetti, Johnny Frizwel, Giovanna D’Arco e Mac Flarry, alla Curva Sud e alle Brigate Rossonere, sì ai lecca lecca alla mela verde, sì allo scarico di Sirmione, sì a chi mi chiama per convincermi che Simion è bello, a xxkurtinaxx, a Sandy Beaman, sì a dormire in riva al lago, al tulipano e alla mela, sì a pescare, ai “bleahhhh”, ai pipistrelli, alla tipa della Granarolo, sì alle crisi da vestito, a come te nessuno mai, agli armadietti, alla gente strana in chat, sì a chi è ammalato il secondo giorno di scuola, sì ai messaggi dolci, a chi ha i gomiti molli, sì agli imprevisti e alle coincidenze, sì alla voglia di rivedersi, all’elefantino della macchina di Pablo, sì alle prof che mi credono incinta, a chi sbaglia classe, sì ai pirla, alla poket Paola, sì alle banane di Panini, agli zero più, sì alle Sbocco’s Angels, sì a Rat Man, a chi va con Costa, sì a chi vuole andare al Tempo, sì a chi striscia per terra in cerca di un po’ di fresco, sì a Jeff Buckley, sì alla pelle dell’oca, a chi “ma se il Rinascimento è ontologico, come reagisce la scienza?”, sì agli “I got low…in the music”, alla Simona che legge, a chi è nessuno, a chi chiede al macellaio –Ö2 etti di prosciutto, sì a chi sniffa colla nelle ore di Panini, sì alle constatazioni amichevoli, all’astuccio di Oscar, sì agli extracomunitari che vengono qua a deporre, agli streap tease della Scaglioni, sì a Pico della Mirandola, a quel piccolo nazista che mi batte a tennis, sì ad essere sbattuti fuori con la Lauretta da Gandolfi (21 Ottobre), a Fede, sì ai tipi con le lacrime tatuate, sì al Liga, alle rotonde, sì ai Lemon Tree, alle tinte, sì a chi diventa rosso e a chi è impassibile, ai finestrini giù, sì al papà che spia dalla finestra, sì a Camera Cafè, agli affogati, al nostro piccolo Nissan che fa le sue esperienze, sì a Radiofreccia, alle feste che mi fa Mambo, sì a chi spaccia ostie, sì alle cravatte con su i maiali, alle chiamate “parlami di te”, alle chiappe che fanno merenda, alla Thunder Fest, sì a chi si tira le cuscinate per restare sveglia, sì a chi vuole provare il tuo cappello da strega, sì al figo dell’edicola, alle pianificazioni di coppia della Pasquali, ai bristol e ai fighet, sì ai brufoli sotto al culo, sì al gingle di Pizzamiglio, al Fragolino, sì ad Alan che ha paura della Edy, sì alla love story tra Gandolfi e la Stupro, a Nazario, sì a chi si lava i denti a telefono, all’armata Branca Leone, a chi tenta di uccidere a palline di carta una cavalletta, al Monte Bianco, alla porta d’emergenza, sì ai peluche, a chiudere la Stupro in classe, sì al “gesso” dell’Orlando Furioso, alle paperelle di Andrea, sì agli Shaaaaaaame, al Tiswin, a chi ricicla i bambini, sì alle luci che lampeggiano, alle foto al cimitero, sì ai jukebox, a Bruno, ai cappellini e alle trombette, a vincere i cd, ai brindisi, al ciuchino, sì a Correggio, sì al Motor Show, ad American Pie, alla Laura e Juan, sì a fare la pipì ubriaca alle poste, allo spumante, sì a Sturmtruppen, ai fuochi d’artificio, sì ad andare a teatro, sì agli omini dei crash test, alle curve secche, agli stivali bianchi, ai prrrrrrrrr, sì alla mini gialla sparata, sì alla fine di Dawson’s Creek, ai caldo-caldo, sì a chi “scusate, siete bravissimi, siete dolcissimi ma io devo andare…”, alle foto del Giudico, ai passerotti, sì al cane saccoloso, sì al Minoia, alle stazioni, sì alla cioccolata calda, a chi si addormenta mentre parla, sì alla mini, ai fuochi d’artificio, al vestito dell’ultimo, agli spiriti guida, sì alle pietre che si muovono, sì a giocare a dama in classe, alle bacchette rosicchiate, a chi vuole far ubriacare il moroso, sì a chi “il vero sballo è dire no”, ai tortelli, ai vecchi filmati, ai regali, sì a chi ha letto tutto fin qua..
..sì alla vita..

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